Tale e Quale Show al via il sesto torneo, vince Lorenza Mario


Primo atto del Torneo dei campionissimi di Tale e Quale show giunto alla sesta edizione quello andato in onda venerdì 17 novembre su RAI Uno , con il rientro in gara di sei protagonisti della scorsa edizione che si sono aggiunti ai sei migliori di quest ‘anno.
Edizione quella appena iniziata che si svolgerà in tre puntate e tra tutti i 12 protagonisti verrà proclamato il campionissimo o super campione che dir si voglia che si andrà ad aggiungere nell’albo d’oro delle eccellenze delle scorse edizioni Giò Di Tonno, Attilio Fontana, Serena Rossi , Valerio Scanu e Deborah Iurato.
Questa prima puntata ha visto come quarto giudice che si è andato ad affiancare alla giuria del programma , Maria De Filippi molto professionale nei giudizi.
Con il rientro in gara dei sei protagonisti della passata edizione si è vista subito la differenza, a vincere la puntata Lorenza Mario che ha interpretato Dionne Warwick.

Finalmente un’assegnazione di un personaggio più di spessore alla Mario che lo scorso anno era sempre alle prese anche con balletti, come dice sempre la Goggi avevano puntato su di lei sulla parte più dello show, ma giustamente in questa prima puntata del torneo ha dimostrato di valere molto.
Si classificano pari merito al secondo posto altri due concorrenti della passata edizione Silvia Mezzanotte che ha imitato Adele e Tullio Solenghi nei panni di Bruno Lauzi.
Esibizione più difficile della serata sicuramente quella assegnata a Valeria Altobelli che ha dovuto imitare Franco Battiato con il brano La cura, sicuramente avrebbe meritato di più del 7° posto , bravissima anche la Minetti che ha imitato alla perfezione Cristina D’Avena e Bianca Atzei che ha imitato la miglior Emma Marrone di tutte le edizioni di Tale e Quale. Manlio Dovì invece nei panni di Lucio Dalla è ricaduto come succedeva alcune volte anche lo corso anno più nella caricatura.
Angelucci nei panni di Prince ha esagerato un po’ nel cercare di imitare la sensualità ambigua che usava Prince, anche il falsetto un po’ forzato ma nel complesso è stato bravo.
Delude un po’ invece Bisciglia il suo Max Pezzali non è stato niente di che , certo nella memoria collettiva c’è ancora l’imitazione centrata in pieno lo scorso anno da Enrico Papi, per il resto imitazioni non pervenute.
Questo venerdì il quarto giudice sarà Massimo Ranieri e queste le assegnazioni dei personaggi da imitare Minetti – Cyndi Lauper, Mezzanotte – Ivana Spagna, Bisciglia – Enrico Ruggeri, Macari – Raffaella Carrà, Altobelli – Chef, Merlini – Massimo Ranieri, Solenghi – Fabio Concato, Mario – Marilyn Monroe, Bianca Atzei- Noemi, Angelucci – David Bowie, Dovì – Renato Carosone, Marco Carta – Miguel Bosè.

Tale e Quale Show la settima puntata vinta da Angelucci ma le provano tutte per far vincere Carta


Quella andata in onda il 3 novembre 2017 è stata la settima puntata di Tale e Quale show, anche se a fine serata più che una nuova puntata del programma di imitazioni , sembrava un remake de I Raccomandati, il programma ideato e condotto da Carlo Conti qualche anno fa.
A nulla è valsa la strabiliante imitazione assolutamente perfetta  di Mazzocchetti nel riprodurre la voce di Mino Reitano, o le altrettanto azzeccate imitazioni  della Altobelli con Noa e Angelucci – Mecury , o Bisciglia -Baglioni la giuria , ma l’impressione generale sottolineata anche in tanti tweet e che Carlo Conti e la produzione tutta  abbiano occhi solo per uno.

Fino adesso  Carta  non  è riuscito a vincere una puntata , questa volta , Conti fa votare prima i concorrenti , ma  il risultato non cambia  perché a vincere la puntata è Angelucci, che si difende bene con l’ìmitazione di Mercury, anche se questa volta avrebbe meritato Mazzocchetti.
Tante seconde posizioni però hanno sorbito l’effetto desiderato, Marco Carta risulta essere il primo nella classifica generale.
Ma la domanda è se lo reputano così bravo perché si limitano ad assegnarli imitazioni che non si staccano molto dal suo range vocale per estensione e timbrica e perché non gli hanno mai fatto imitare una donna?
Giuria ormai incommentabile sotto ogni punto di vista, dalle battute poco consone di Montesano sulle tette della Macari, o quelle fatte a Platinette che nella puntata ha risposto al suddetto che lo aveva chiamato “Platinetto”  “Appartengo al genere umano, lo sa? Lascerei perdere le battute sul genere sessuale”
La Rai è servizio pubblico, certamente quindi tra le cose da fare è contemplata anche la beneficenza e sarebbe stato meglio che la trasmissione si fosse limitata a quella per la ricerca sul cancro, perchè il resto è una mancanza di rispetto verso il pubblico e verso tutti gli altri concorrenti.
L’ottava puntata andrà in onda di sabato e coincide con la finale di questa edizione prima del torneo dei campionissimi, entrerà quindi in scena anche il televoto da casa anche se stando ai fatti la vittoria risulta già scontata.
In questi tweet l’umore del pubblico sui social :


Le imitazioni della prossima settimana (la finale, in onda di sabato): Platinette sarà Wanda Osiris, Annalisa Minetti Liza Minelli, Marco Carta Giuliano Sangiorgi, Piero Mazzocchetti Aznavour, Valeria Altobelli Paola Turci, Federico Angelucci Loretta Gotti, Claudio Lippi Giorgio Gaber, Alessia Macari Lady Gaga, Filippo Bisciglia Antonello Venditti, Edy Angelillo Blondie, Bendetta Mazza Diana Ross, Dario Bandiera Piero Pelù.

Morgan un fiume in piena con le nuove dichiarazioni su Amici e Maria De Filippi


Morgan dopo la recente partecipazione come coach al programma Amici di Maria De Filippi e l’epilogo che lo ha visto poi sostituito da Emma, è un fiume in piena.
In una intervista rilasciata a Repubblica, continua a svelare nuovi particolari sull’incresciosa vicenda, e ancora una volta il quadro che ne esce va a sottolineare quello che in tanti hanno capito da un bel po’ di tempo sulla sanguinaria.
Maria De Filippi infatti ne esce come una grande manipolatrice, e se è riuscita in questo con Morgan che non è certo uno sprovveduto , non osiamo immaginare cosa fa con i ragazzi inesperti, che arrivano al programma con tante aspettative e tanti sogni .
Riportiamo integralmente l’intervista rilasciata a Gino Castaldo dove parla di musica, di Bowie  e di Amici:
ROMA – CAMMINA su e giù, fuma in continuazione, posseduto da un demone di smisurato e disordinato talento, un fiume in piena di pensieri e parole, a partire dall’enigmatica figura di David Bowie che andrà a rappresentare all’interno del Festival della Bellezza. “Mi dispiace, è come se fosse morto mio papà, che è morto tanti anni fa, Bowie è stato sempre una figura paterna da quando ho scoperto quella specie di mistero che mi ha dato accesso alla sua visione artistica”. Guarda le nuvole in lontananza, in un luminoso cielo romano e sembra voler ricostruire quella visione. “È stato un maestro, e quindi un padre, proprio nel momento in cui diceva: non sono un modello, non fate quello che faccio io, sono un junkie, sono il peggio, come Carmelo Bene che diceva “non esisto, sono postumo”. E infatti in realtà per me non è morto, perché Bowie è un’idea e come tale non può morire. Bowie è, e che sia morto è impensabile, come dire che l’acqua parla”.

Ha posato sul tavolo la piccola custodia con l’ukulele che si porta sempre dietro. È pieno, ridondante, voglioso, sembra essere sempre e comunque soprattutto un artista, costi quel che costi. Ma come farà a tradurre tutto questo in uno spettacolo?
“Credo che improvviseremo, con un gruppo di musicisti fantastici con i quali posso esplorare tutto quello che voglio del mondo di Bowie. Cosa c’entro io? Intanto l’Italia non ha mai capito Bowie, rimane un’incognita, e gli italiani di fronte a Bowie sono come le scimmie di Kubrick che si battono il petto davanti al monolite. È un Ufo, ma io non sono da meno”.

Innegabile, e del resto ogni volta che dice qualcosa succede il finimondo, come quella volta della droga poco prima del festival di Sanremo…
“Vogliono sempre tutti la stessa cosa, ma la verità è che mi ha deluso la classica reazione italiota. Ci sono problemi di arretratezza culturale, dai, parliamoci chiaro, sono cose che vengono ogni volta male interpretate, estrapolate dal contesto, ma io ci ho provato, eh, ricordatelo, a lanciare un dibattito che è stato scandaloso a ogni livello. Però se lo faceva Lou Reed, tutto bene, lui era fico, nel 1972 gli chiesero “come spendi i tuoi soldi?” e lui senza battere ciglio: “drugs”. Ma perché, David Sylvian di che cosa parla nei pezzi? Oppure: “Si viaggiare, evitando le buche più dure… quel gran genio del mio amico, col cacciavite in mano fa miracoli… certo, non volare, ma viaggiare sì…”. Beh, di che parla?”.

Vista così la metafora è ardita, affascinante, solo che immaginare Mogol che scrive un testo pensando intenzionalmente alla droga è davvero strano…
“Mi rendo conto, e sono d’accordo, però le parole sono quelle. In realtà lui è molto tecnico. Mi è capitato di mandargli un pezzo, volevo che mi scrivesse il testo, anche perché prima o poi, pensavo, l’esperienza Mogol va fatta, gli mando la base, un blues alla Tom Waits. Si è incazzato, ha detto “mi devi mandare la melodia con i numeri e io ti ci metto le parole con la metrica esatta”, cioè voleva la metrica già tutta stabilita. Mi ha detto “così non si fa, non sono abituato, arrivederci”. Io avevo solo pensato di lasciarlo più libero possibile. Magari Battisti gli mandava le melodie con i numeri, chissà com’è quella de I giardini di Marzo (e cantare la melodia del pezzo di Battisti con i numeri al posto delle parole): “Ventiquattro sessanta duemila duecentotrentuno, due mila tre, novantasei, quattrocento novanta duemilioni e trentadue””.

Lei in realtà tratta le canzoni come una cosa molto seria, diciamo una passione inestinguibile. Dov’è il segreto?
“Sto scrivendo un libro su come si scrive la canzone perfetta. Deve essere originale e corrispondere alla voglia di far esplodere la forma. La canzone di Dylan è dentro una razionalità, quella di Bowie è un vomito che dissolve le regole, è dissonante, imprevedibile, ma chi l’ha appreso questo? Ovviamente i matti. Io suono Bowie per imparare, per divertirmi e perché ho la stessa identica estensione vocale, che poi è quella di Sinatra e di Modugno, due ottave, se mi fai cantare Claudio Villa non ci riesco, i pezzi di Modugno li so cantare tutti, è un fatto fisico”.
Senta Morgan, ma le canzoni, l’arte, possono davvero renderci più felici?
“Ma certo, Bowie per me è un nascondiglio, un posto dove si sta bene, dove sei compreso nelle tue stranezze, dove tutto quello che la gente ti dice che non va bene, lì è permesso”.

Eppure si potrebbe immaginare che qualche volta Morgan ci goda a scatenare reazioni scomposte. Possiamo dire che è anche un provocatore?
“Sì, a volte, ma tanto non vengo capito. Una volta a X Factor sono uscito da un aereo e ho fatto il saluto fascista. Tutti sconvolti, io ho detto: ma non capite, sto solo citando Bowie che citava Chaplin, è una metacitazione, ha perso completamente il suo valore politico, ma non potevano capirla, e infatti l’hanno tagliata”.

Forse è stata una fortuna. Sarebbe scoppiato un altro pandemonio…
“Tanto succede lo stesso. Ormai è di moda stroncarmi, mi aspettano al varco, ogni volta che vado in pubblico fa figo rompermi i coglioni, ma in realtà è solo perché dico quello che penso, non dico mai cose cattive, però… quella della droga l’avevo già detta mille volte, dipende come usi le cose. Dovevo andare a Sanremo, avevo un grande potere in mano, avevo il consenso, di tutti, ma non mi hanno fatto salire su quel palco, e così è andata per cinque anni consecutivi. Anche quest’anno, io già lavoravo con la De Filippi, lei mi disse: “Conti vorrebbe trascinarmi a Sanremo, ma figurati se ci vado”. In realtà aveva già firmato, e io avevo già consegnato la canzone, e tutti e due, Conti e la De Filippi, hanno detto che era un capolavoro, però non mi hanno selezionato. Maria disse: io non ho voce in capitolo sul cast. E sì, certo, poi però tra i giovani ha vinto Lele”.

Brutta storia questa con “Amici”, si poteva evitare?
“L’avrei evitato. Ma è stata una trappola. Maria mi disse: ti devi inventare qualcosa per uscire, così quando esci io posso parlare bene di te e tu sembri un fico. Io ero perplesso, ma lei alla fine mi ha messo il pubblico contro, e io a quel punto sono uscito. Non ero neanche incazzato, tanto era una commedia, credevo. Esco e vado a vedere sullo schermo quello che succedeva e sento lei che dice “avete ragione a essere arrabbiati con Morgan, ma non dovete ucciderlo”. Non ci potevo credere. Poi è venuta a cercarmi e mi ha detto: non sei mortificato? Io le ho risposto: no, crocifisso “.
In questo momento ha un contratto discografico?
“No”.

Com’è possibile?
“Li ho mandati tutti a fare in culo, oppure forse sono loro che mi hanno mandato a fare in culo, fatto sta che non hanno capito il valore di quello che sto facendo, ed è imbarazzante perché invece il valore di Fedez lo capiscono, e poi per carità Fedez magari ha un grande valore, ma le mie cose non passeranno alla storia perché non escono, da dieci anni non escono, ho cinque dischi fatti che sono lì, pronti”.

Sembra inverosimile. Come fanno a negare che Morgan abbia un valore di mercato?
“Ma sì, dai, non è poi così strano, mi hanno sempre usato nei talent show perché sanno che sono bravo a far emergere quelli bravi. Ho la visione perché sono un produttore, non mi hanno fatto mai produrre quelli che tiravo fuori, vedi Mengoni, Noemi, Michele Bravi, Chiara, hanno sempre impedito i contatti tra me e i ragazzi, perché sono quello che arriva in ritardo, che non consegna, ma non è vero”. “
Davvero non c’è molto da aggiungere , il vaso di pandora sembra si sia scoperchiato e in tanti stanno prendendo atto lla verità.

Selfie :stracciato ancora una volta dalla fiction Rai, Maria inizia a perdere il suo Fascino


Non c’è davvero pace per Maria De Filippi e i suoi programmi.
Sabato sera era toccato ad Amici la battuta di arresto contro l’Eurovision Song Contest, e lunedì 15 maggio è stata la volta di Selfie , il programma condotto da Simona Ventura, ma nato, pensato e prodotto da Maria De Filippi.
Già la prima puntata aveva esordito con un dato di ascolti non molto eclatante , ma per la seconda puntata Selfie è stato ancora una volta stracciato da Maltese il romanzo del commissario.
Questi i dati di ascolto: Rai 1 con la fiction riesce a conquistare 6.226.000 telespettatori per uno share del 26,5%, Canale 5 con Selfie si ferma a 2.640.000 per uno share del 15%.
E’ ormai un dato di fatto che l’intoccabile regina del trash stia subendo l’arrivo di un’onda anomala da qualche mese a questa parte.
Fino a qualche tempo fa era davvero impensabile che la sua” Fortezza” costruita e progettata con una funzione tattica difensiva  e di attacco , potesse essere espugnata eppure la gente ha iniziato ad aprire gli occhi.
Ricordate le 12 fatiche di Ercole ? ecco noi pensiamo che come metafora di quello che sta accadendo la 7^ fatica calzi proprio a pennello, ( 7 – La pulizia delle stalle di Augia- 
In Elide c’era un re di nome Augia che teneva nelle sue stalle migliaia di buoi. La pulizia in queste stalle lasciava molto a desiderare e tutta la regione era appestata da un insopportabile odore di letame. Ercole fu incaricato di pulire le stalle in un giorno. Come fare? Ercole deviò il corso del fiume Alfeo e fece passare le acque nelle stalle: la violenta corrente trascinò facilmente via gli strati di letame.)
C’è davvero bisogno di fare pulizia da programmi beceri  e il pubblico a quanto pare inizia a capirlo.

Maria De Filippi l’egemonia della sanguinaria inizia a sfaldarsi


E’ proprio il caso di dirlo: Selfie le cose cambiano, eccome se cambiano.
Infatti le cose stanno proprio cambiando, il regno di Maria De Filippi, continua a collezionare insuccessi, a quanto pare la sua egemonia comincia a vacillare.
La sua marcia trionfale sembrava inarrestabile, ascolti sempre molto alti con tutti i suoi format, grazie ad un pubblico fidelizzato e diciamolo, anche abbastanza lobotomizzato e facilmente manovrabile, causa principale il livello medio di istruzione di chi segue i suoi programmi.
Anche la stagione televisiva del 2017 iniziata nell’autunno con C’è Posta Per Te, sembrava portare nella direzione dei grandi ascolti, il tutto poi coadiuvato dalla partecipazione della De Filippi come co-conduttrice al Festival di Sanremo.
Ma subito dopo la conduzione del festival i suoi format hanno iniziato a incassare delle battute di arresto, insomma il regno de filippiano ha iniziato a fare i conti con una parabola discendente che non accenna a fermarsi.
Il livello demenziale dei programmi che ormai da anni continua a proporre, come C’è Posta Per Te e Uomini e Donne basato essenzialmente nello sfruttare i sentimenti, con storie strappalacrime studiate ad hoc, o il ridicolizzare persone anziane che prigionieri della solitudine e in cerca di attenzioni pensano di colmare il vuoto grazie all’amorevole Maria“, colei che ci propone la pornografia dei sentimenti trasformando il pubblico in un incallito guardone.
Dicevamo la parabola degli ascolti , i miracoli mariani che avvenivano ormai da anni, ha subito un forte arresto, è quasi il caso di dirlo Sanremo ha colpito ancora, infatti è risaputo che quel palcoscenico può confermarti definitivamente nel firmamento delle star oppure farti man mano scivolare verso il basso.
Le prime avvisaglie si erano già avute con House Party,  poi era toccato ad un altro prodotto scaturito dalla mente illuminata di Maria, Le olimpiadi della Tv.
La parabola discendente si è poi posata sul programma del pomeriggio Uomini e Donne , per poi estendersi al programma fiore all’occhiello della sanguinaria, Amici, giunto alla 16^ edizione, ma che del format originario non ha conservato nulla.
Tante le cadute di stile accumulate negli ultimi mesi, vedasi il caso Morgan, lo ” scherzo ” delle molestie sessuali, che ha portato il pubblico evidentemente a porsi qualche domanda.
Il quadro nefasto per Maria si conclude con un altro bel flop, la seconda edizione di Selfie, a nulla sono serviti l’inserimento di Belen o di Briga, la prima puntata di questa nuova edizione è andata in onda lunedì 8 maggio, in pratica è stata doppiata negli ascolti dalla fiction di Rai 1 il Commissario Maltese.
Gran brutto periodo quindi per Maria De Filippi ,  che sotto pressione sta perdendo un po’ il controllo,  ma la gente sta aprendo gli occhi e inizia a vederla realmente per quello che è, una grande opportunista.
Le cose cambiano, eccome se cambiano.

Maria De Filippi c’è posta per lei


In seguito allo squallido scherzo trasmesso sabato sera nel programma Amici, pubblichiamo questa lettera per Maria De Filippi, scritta da una persona che quelle molestie le ha subite e che si è sentita vittima di quella violenza ancora una volta vedendo le immagini e le risate mandate in onda dalla conduttrice.
Maria De Filippi, non userò ne cara e ne signora, perchè sono due parole che non posso associare alla sua persona, visto che ama tanto le lettere perchè due parole spontanee non le sa mettere insieme e quindi deve ricorrere sempre alle cose già preconfezionate , ho deciso di scriverle anche io.
Non a caso ho scelto oggi 25 aprile per farlo, la festa della liberazione d’Italia, spero tanto che molto presto il pubblico italiano sia liberato dai suoi programmi demenziali, che sfruttano i sentimenti e le persone a puro scopo di lucro.
Lei Maria è una persona arida di sentimenti e avida di denaro, ha costruito un reticolato quasi inespugnabile,grazie ad esso, si è creata in questo modo un potere abnorme che crea sudditanza psicologica , e si sa cosa va per la maggiore, tutti sul carro dei vincitori anche se questi sono i peggiori, ma per loro solo riverenza ed esaltazione anche quando da esaltare c’è il nulla.
I suoi programmi fanno perno e usano le persone più deboli e sole, con la falsa illusione di dar loro la possibilità di trovarsi un amore, disposte anche ad essere ridicolizzate pur di avere un briciolo di attenzione, perchè la solitudine è una brutta bestia! a loro non par vero che qualcuno li consideri così vedono in lei un’eroina, non si accorgono invece che lei se la ride sotto i baffi, perchè più sono ridicoli più sono funzionali al suo scopo.
Altrettanto disdicevole è lo spettacolo che offre ad un target di pubblico nella fase più delicata e complicata della crescita, l’adolescenza, facendo passare messaggi sbagliati e deplorevoli.
Non seguo i suoi programmi direttamente, ma pur senza volerlo mi capita di leggere o vedere qualcosa perchè è stato condiviso da un amico sul web , o come ieri sera a Striscia la Notizia, penso che di tutte le schifezze che manda in onda , lei abbia toccato proprio il fondo con ” lo scherzo” delle molestie sessuali.
Sa io sono stata vittima di quelle molestie qualche anno fa, e vedendo quelle immagini con tanto di risate da parte del pubblico e di Elisa, Emma, Ambra , Abbagnato e anche le sue, ho provato la stessa disgustosa sensazione di allora , mi ha fatto rivivere per la seconda volta quella violenza, e mi sono sentita ancora una volta indifesa e sbagliata e sporca, perchè quelle sono le prime cose che ti balenano nella mente quando le vivi , ti chiedi cosa hai fatto per attirare quelle attenzioni, sono esperienze che fanno male e segnano per sempre , ci è voluto tempo per capire che non ero io quella sbagliata, e poi vedi in TV il tutto offerto come un momento ludico con cui ridere a crepapelle , e le dico dal profondo che la detesto , si dovrebbe solo vergognare .
In questo periodo leggo tante cose negative su di lei in giro, vedo che la gente sta iniziando ad aprire gli occhi, qualcuno inizia anche a parlare e a dire apertamente le sue malefatte , mi pare di aver letto che per tutelarsi , sia ricorsa alla giustizia con diffide, non sapevo che raccontare le esperienze vissute sulla propria pelle fosse un reato!,
Mi Auguro che la giustizia quella vera indaghi sui suoi programmi e che ci liberi una volta e per sempre da quella spazzatura. Quello che le viene elargito da tutti i suoi pesudo sostenitori anche altolocati che la elogiano è solo timore reverenziale, hanno paura del suo potere. Si ricordi anche tutti i soldi del mondo non possono comprare il rispetto. C.G.”.

Amici 16 lo specchio si infrange, l’illusione che supera l’illusionista e perde fascino


Immaginate un regno pieno di Fascino e di sfarzo, capo supremo una regina che come tutte le fiabe del mondo ci narrano altri non è che una strega o fata cattiva pronta a incantesimi e Malefici per raggiungere i propri scopi.
Avete presente la bella regina Grimilde di Biancaneve? che quando si trasforma in una vecchia per offrire la mela avvelenata alla ignara fanciulla, altro non fa che mostrare la sua vera natura, cioè diventa brutta e perfida come è in realtà interiormente.
Oppure la vecchietta di Hansel e Gretel, che vive nella casetta di marzapane un posto dolce e appetitoso, mangia i bambini come volesse riappropriarsi delle forze giovani.
Come ogni regno, anche questo ha il suo castello , dimora immersa nei colori sfolgoranti e seducenti di una corte tanto sfarzosa quanto amleticamente colma di marcio.
Dietro lo sfarzo si nasconde brama di potere che pur di raggiunger lo scopo prefisso ne determina azioni, scelte, come in una partita a scacchi .
Sul palcoscenico perchè il regno per sopravvivere ha bisogno del palcoscenico, vengono mandate tante vittime sacrificali che per inseguire le proprie passioni , chiudono gli occhi , ingoiano il rospo , stringono i denti , sperando in questo modo di entrare a far parte di quel mondo scintillante, senza rendersi conto che è tutto un bluff.
E per andare in scena quale nome migliore ed accattivante se non qualcosa che evoca affetto costante e operoso, e allora cosa c’è di più appropriato della parola Amici, ora se unite tutti gli indizi il quadro è chiaro e lineare.
Stiamo parlando del talent Amici, giunto alla 16^ edizione , fondato da un regno la cui dimora è un castello di menzogne , dove l’occhio dello spettatore più arguto ha capito tutto da molto tempo e che in queste ultime ore ne stà avendo conferma.

Il castello di carta sta vacillando , se in passato si era avuto sentore del marcio che lo circondava , Morgan , il coach chiamato dalla produzione a seguire una delle due squadre di concorrenti, sta svelando dopo essere stato cacciato tutti gli altarini e sta svelando scomode verità , che la stampa asservita al regno in tutti questi anni per timore o semplicemente per interesse ha preferito ignorare , anzi con il loro operato hanno contribuito a buttare fumo negli occhi , descrivendo un regno ed una regina che in realtà altri non sono che burattinai che per potere e vana gloria calpestano tutto e tutti.
Eccolo allora il personaggio ( Morgan) che si è rifiutato di seguire il copione , allora la regina De Filippi lo caccia.
L’agnello sacrificale però non ha abbassato la testa e il regno inizia a perdere un po’ del suo Fascino.

Amici 16 lo specchio si infrange, l’illusione che supera l’illusionista e perde fascino
Ricordate nulla è per sempre…

Sanremo 2017 seconda serata, la noia la fa da padrona e gli ascolti calano


E’ davvero dura quest’anno seguire il Festival di Sanremo, siamo alla seconda serata ma è di una depressione unica, la noia la fa da padrona.
Se lo scorso hanno la seconda serata del festival aveva registrato un aumento degli ascolti, quest’anno c’è stato un bel calo fisiologico, davanti alla Tv una media di 10.367.000 spettatori per uno share del 46,6%, ma come aspettarsi qualcosa di diverso! in fondo la conduzione di Carlo Conti e Maria De Filippi era risultata molto noiosa , come abbiamo avuto modo di dire nell’articolo sulla prima serata http://vocedellindipendenza.altervista.org/sanremo-2017-prima-serata-tra-la-noia-dei-conduttori-e-canzoni-non-eccelse/ se poi a questo si aggiungono le canzoni che quest’anno non sono particolarmente brillanti i conti sono presto fatti.
Se alla prima serata di Sanremo 2017 avevano brillato Richy Martin e Tiziano Ferro, la serata dell’ otto febbraio ha avuto la sua stella in Giorgia che ha permesso alle nostre orecchie di fare pace con la musica e il canto e Robbie Williams, per il resto davvero poco da dire.
La seconda serata apre con l’esibizione di quattro degli otto giovani delle nuove proposte, MARIANNE MIRAGE, FRANCESCO GUASTI ; BRASCHI; LEONARDO LA MACCHIA in un mini torneo che decreta i primi due finalisti della sessione in FRANCESCO GUASTI e LEONARDO LA MACCHIA,; il tutto relegato in poco più di 20 minuti e con un Carlo Conti che subito dopo sottolinea << e adesso inizia il Festival di Sanremo >>, quasi a voler dire questa pratica ce la siamo tolta dai piedi.
Si passa poi alla soporifera gara dei big, con gli altri 11 brani in gara; con canzoni davvero imbarazzanti in qualsiasi contesto, figuriamoci qui che siamo al Festival della canzone italiana,; e ci chiediamo quale sia stato il criterio con cui sono state selezionate?, ma forse è meglio non porsele certe domande.
Apre la serata Bianca Atzei , non male la canzone , ma se ti chiami Atzei e stai sulle balle ai giornalisti della sala stampa vieni penalizzata, e se i testi di Kekko dei Modà sono dei capolavori cantanti da altri in questo caso perdono valore, due pesi e due misure non c’è che dire , la professionalità dei critici musicali o presunti tali è davvero un optional.
MARCO MASINI non si smentisce e ancora una volta porta in gara un bel testo, certo non uno dei migliori del suo repertorio, ma il brano c’è.
Cosa che non si può dire di NESLI E ALICE PABA , voci che non stanno per niente bene insieme, sembra uno scherzo di cattivo gusto.
SERGIO SYLVESTRE, arriva a Sanremo con un brano firmato da Giorgia, ma il testo è orrendo e lui rende meglio quando canta in inglese.
GIGI D’ALESSIO …………
MICHELE BRAVI, il brano almeno sulla carta è bello , il problema è rappresentato dalla sua voce, sinceramente con quel timbro sarebbe più adatto a cantare le sigle dei cartoni animati, dovrebbe prendere esempio da Cristina D’avena che in quel campo ha una carriera di tutto rispetto.
PAOLA TURCI, è tornata , ed anche il brano non è male.
FRANCESCO GABBANI, vincitore dello scorso anno della sezione giovani, si ripresenta sul palco nel suo stile scanzonato , ha portato sul palco quel tocco di colore e di allegria che mancava in questo festival, prende un po’ meno del brano dello scorso anno, ma in radio andrà fortissimo.
MICHELE ZARRILLO, il poeta è tornato, il suo è uno dei pochi brani di questo festival che hanno quel quid in più in un piattume generale, brano fuori dal tempo come suo solito , ma che resterà nel tempo.
CHIARA , la voce c’è, manca il testo
RAIGE E GIULIA LUZI, anche questa accoppiata non ci è piaciuta.
Cosa salviamo di questa seconda serata di Sanremo 2017, tra i brani quello di Paola Turci, Masini e Zarrillo, poco convinti di quello dell’Atzei, ma non meritava di essere in zona eliminazione.
Altra menzione da fare per il Pupone nazionale, Francesco Totti che ha alleggerito un po’ la conduzione e ci ha strappato una sana risata, questo sarebbe un esperimento da rifare.
Questa sera la terza serata vedrà gli altri 4 giovani in gara per le nuove proposte, un mini torneo tra i sei in zona eliminazione Ron, Ferreri, Clementino, Raige-Luzi, Atzei, Nesli-Paba e per tutti gli altri che hanno già passato il turno si cimenteranno nelle cover, speriamo bene , ma visto la poca precisione e stecche a profusione da parte dei cantanti già nel loro, che non ci rovinino anche i brani degli altri.

Sanremo 2017 prima serata tra la noia dei conduttori e canzoni non eccelse


C’era una volta il Festival della Canzone Italiana, poi arrivò la De Filippi è cambiò tutto.
La prima serata del 67° Festival di Sanremo è andata; e tirando le somme il risultato non è granché.
Nel complesso la prima serata di Sanremo 2017 segna 11.374.000 spettatori con il 50.37%, avrà anche conquistato tanto pubblico ma non è stata la qualità a farla da padrona.
Una serata dal ritmo lento , lunga e noiosa quella a cui abbiamo assistito ieri sera 7 febbraio, con una Maria De Filippi impacciata e assolutamente non adatta al palco dell’Ariston, del resto si era già capito nel 2009, quando era salita la prima volta su quel palco.
Maria funziona quando si trova nel suo mondo, quello che si è tanto accuratamente costruito in questi anni, dove si segue sempre e solo lo stesso schema, eccola allora che porta a Sanremo i suoi format, con tanto di ingresso sul palco con una rosa in mano ,e seduta sulle scale che fa tanto Uomini e Donne, per poi continuare con le sceneggiate alla C’è Posta per Te, per Amici poi ci ha abbondantemente pensato il direttore artistico del festival, quando ha scelto i cantanti.
Carlo Conti dovendosi adeguare alla co- conduttrice che si è scelta , perde in velocità e scioltezza, sarà per questo che si è cercato in tutti i modi di riempire con la presenza di tanti ospiti?, (abbiamo calcolato che ogni due esibizioni degli artisti in gara c’è stato l’inserimento di un ospite).
Il quadro generale della serata ci ha fatto pensare a un bel piatto , di quelli che ti propongono in un ristorante pluristellato, che alla vista fa anche un bel effetto, ma una volta assaggiato è insipido.
Ma passiamo alla gara canora, che ha visto esibirsi 11 dei 22 cantanti ammessi in questa 67^ edizione del Festival, gara come già detto che non è affatto al centro della Kermesse, visto tutto il contorno di ospiti di cui vi abbiamo accennato.
La prima cosa da dire che nessuna delle canzoni di questa prima serata del festival ha lasciato il segno, nemmeno un refrain che ci ritorni in mente, forse perchè,  poi di così interessante non c’era davvero nulla!                                                                         partiamo da GIUSY FERRERI a tratti quasi incomprensibile il testo,                               FABRIZIO MORO, forse insieme a qualche altro il suo testo è uno dei più belli e profondi di questa edizione, peccato che è mancato quel qualcosa che potesse fare arrivare il brano, forse in questo caso la voce di Moro non ha aiuto.
ELODIE, la vedi sul palco dell’Ariston e la prima cosa che ci viene in mente è ma perchè si trova lì? poi la ascolti cantare e scopri che canta una canzone scritta da Emma, e la risposta ti arriva; brano banale e potremmo dire quasi vintage.
LODOVICA COMELLO, nulla da segnalare proprio non pervenuta.
FIORELLA MANNOIA, la sua canzone insieme a quella di Moro è uno dei testi più belli di questo Festival, l’artista ha al suo attivo brani molto più belli, ma ancora una volta a fare la differenza è la sua interpretazione.
ALESSIO BERNABEI , ecco dopo aver ascoltato la Mannoia ritrovarsi ad ascoltare lui ti viene la depressione e ti chiedi cosa abbiamo fatto di male per doverci sorbire per il terzo anno consecutivo questo “cantante”.
AL BANO, porta in scena una romanza alla sua maniera, passano gli anni e salvo le eccezioni del periodo in coppia con Romina, è rimasto sempre fedele a se stesso, ma gli anni passano e i gusti pure, qualche problemino anche di voce per lui ieri sera.
SAMUEL, sound ineccepibile e forse la sua è una delle canzoni più orecchiabili e radiofoniche tra quelle ascoltate fino ad ora in questo festival.
RON, ancora una volta porta a Sanremo il suo stile inconfondibile, la sua penna in questo brano si sente davvero tutta, di certo anche lui ha sfornato brani migliori, ma permetteteci di dissentire dal verdetto di ieri sera, per noi non meritava di essere tra i 3 a rischio eliminazione.
CLEMENTINO, già lo scorso anno ci siamo chiesti perchè fosse all’Ariston ?, un rapper che ha “cantato” troppo e rappato poco.
ERMAL META, il suo è il brano che fa la differenza, così come per Moro, la sua cifra vocale non è incisiva al punto giusto per la canzone, ma questo non toglie che sia uno dei brani più interessanti, tra quelli ascoltati fino adesso.
Altra nota dolente Crozza, niente da fare Sanremo non è per lui, sia che salga sul palco, sia che mandi un intervento registrato.
Cosa salvare della serata ? Tiziano Ferro, sia nell’omaggio a Tenco che nella performance con Carmen Consoli; e Richy Martin e la sua travolgente energia che per qualche istante nonostante abbia dovuto sudare sette camicie, è riuscito a smuovere le mummie della platea.
A fine serata a rischio eliminazione Clementino, Ron e Giusy Ferreri.
Questa sera altri 11 brani, speriamo in cose migliori, perchè della prima serata salviamo solo Moro, Mannoia, Samuel , Ermal Meta e con riserva Ron.
Questo l’ordine di uscita dei cantanti  per la seconda serata  :                                               Bianca Atzei
Marco Masini
Nesli e Alice Paba
Sergio Silvestre
Gigi D’Alessio
Michele Bravi
Paola Turci
Francesco Gabbani
Michele Zarrillo
Chiara
Raige e Giulia Luzzi

La musica italiana in balìa di un sistema corrotto,il CocaCola Summer Festival sotto le grinfie della De Filippi


Siamo tutti cresciuti ascoltando le favole che i nostri genitori o nonni ci raccontavano, affascinati dalle avventure,senza dar troppo peso al significato,poi si cresce e si  capisce il grande insegnamento relativo all’etica o giusto comportamento ,la così detta morale,che volevano trasmetterci.
Un grande scrittore di favole per bambini Gianni Rodari scrisse “nel paese della bugia,la verità è una malattia”.
Più volte vi abbiamo parlato del mondo musicale italiano, corrotto e in mano ad un circolo ristretto che propone e dispone a proprio piacimento solo ed esclusivamente per interessi economici e relegando l’arte e la musica a pura merce di scambio.
I tentacoli del sistema come quelli di una piovra si stanno allargando ormai a macchia d’olio e la misura ormai è colma.Era già successo al Wind Music Awards e al RadioItaliaLive e ora il triangolo si compone con il CocaCola Summer Festival.
Ad un giorno dall’inizio della registrazione dell’evento,finalmente si sono decisi a svelare i nomi dei partecipanti,anche se avremmo potuti indovinarli tutti ad occhi chiusi senza leggerli.
Il CocaCola Summer Festival,è diventato la succursale di Amici di Maria De Filippi e RTL 102.5,infatti a produrre l’evento è appunto RTL e la Fascino PGT della De Filippi.
Lo spot Tv sull’evento annuncia che sarà l’evento che infiammarà l’estate,per il momento l’unica cosa che sta infiammando giustamente è lo sdegno che in tanti stanno manifestando nel leggere i nomi dei prescelti,visto che si tratta sempre degli stessi,come se nel panorama musicale italiano esistessero solo loro che poi escludendo qualcuno, non possono neppure essere considerati cantanti,ma per poter partecipare la cosa importante è essere nelle grazie della De Filippi.
Maria de Filippi,colei che di musica conosce solo le sette note,perché le ha studiate come tutti nelle ore di musica alla scuola dell’obbligo,oggi ha preso in mano e detta legge nell’ambito musicale,propinandoci prodotti costruiti a tavolino che di artistico non hanno proprio nulla (vedasi Emma Marrone all’Eurovision Song Contest)o i The Kolors e la loro recente reazione agli MTV AWARDS ITALIA.
La situazione è ben nota a tutti,ma a farla da padrone è un muro di omertà,dove tutti sanno e nessuno dice,per paura, perché la De Filippi con i suoi tentacoli arriva ovunque e non è affatto la persona che vuol far credere davanti alle telecamere,di materno e affettuoso non ha proprio nulla,qualcuno un giorno e a ragione infatti l’aveva chiamata ” La sanguinaria“,anche se forse il nome giusto sarebbe un altro.
Ma qualcuno invece il coraggio,di dire come stanno veramente le cose in quell’ambiente c’è l’ha, e risponde al nome di Valerio Scanu,che Maria De Filippi la conosce in prima persona e ha subito e subisce sulla propria pelle i tentacoli della regina del trash.
E’ di qualche ora fa il post di Valerio Scanu in cui senza giri di parole fa capire benissimo che la sua mancata partecipazione al CocaCola Summer Festival 2016 porti il veto della signora bionda che recentemente e spudoratamente ha avuto anche il coraggio di affermare di volergli bene.

Così al CocaCola Summer Festival,invece di invitare chi è da mesi nelle classiche di vendita con ben due singoli,trovi di tutto e di più,i sputacchio’ del momento,i sudditi incontrastati del suo regno di carta pesta,chi al massimo ha venduto 900 copie di un singolo ma è prodotto dalla camionista della musica,la barbie dai capelli rosa e l’eterna raccomanda e prima figlia legittima coccolata da Maria ormai da 8 anni.
Il CocaCola Summer Festival verrà registrato in questi giorni,ma sarà mandato in onda a luglio,non affannatevi con le votazioni perché anche quest’anno a vincere sarà lui Alvaro Soler come è accaduto gli altri anni,anzi se davvero amate la musica,boicottate l’evento,perché è arrivato il momento di dire Basta a tutto questo.
Non lasciatevi ingannare neppure dai commenti a favore dell’evento e di Maria De Filippi,perché le twitterStar sono pagate per scrivere a favore.