Con l’estate che si avvicina,le serate di musica dal vivo sono sempre più frequenti,in ogni angolo del bel paese.ovviamente anche la televisione si adegua e come ogni anno in questo periodo manda in onda programmi ormai ben collaudati che ospitano grandi artisti del nostro panorama musicale.
A dare il la a questi eventi televisivi è stata la diretta di qualche settimana fa dall’Arena di Verona,con Lo Spettacolo sta per iniziare,andata in onda su RAI 1,ma anche l’altro palinsesto televisivo non è stata da meno mandando in onda il Radio Italia Live su Italia 1,ma di questi due eventi vi abbiamo già ampiamente parlato in un altro articolo su questo Blog.
Giugno ha aperto alla musica” LIVE“,con due serate andate entrambe in onda sulla Rai,il primo evento i Music Awards 2014,in diretta dallo stadio del Foro Italico e qualche sera fa la gara di solidarietà per le popolazioni delle Filippine colpite dal tifone Yolanda nel novembre 2013 e per le missioni francescane in Kenya,in diretta da Assisi,Con il cuore–Nel nome di Francesco,tantissimi gli ospiti delle due trasmissioni,nella prima gli artisti pluri decorati con dischi d’oro o di platino per i loro dischi e singoli,ALESSANDRA AMOROSO, BIAGIO ANTONACCI, ARISA, MARIO BIONDI, LUCA CARBONI, GIGI D’ALESSIO, PINO DANIELE, ELISA, EMIS KILLA, EMMA, FEDEZ, GIORGIA, FIORELLA MANNOIA, MARCO MENGONI, MODÀ, MORENO, LIGABUE, LAURA PAUSINI, GUÉ PEQUENO e MAX PEZZALI,in quella dedicata alla beneficenza sono inteevenuti BAGLIONI,MASSIMO RANIERI,ANNALISA,DEAR JAK,DEBORA IURATO,ROBY FACCHINETTI,ALEA BRITTI e BIANCA ATZEI,FRANCESCO RENGA e tanti altri,ma il protagonista principale è stato il Playback.
Solo alcuni dei su citati artisti si sono cimentati nella performance Live,la maggior parte ha optato appunto per il playback;che senso ha organizzare queste serate e spacciarle per live,quando i protagonisti si limitano a muovere solo la bocca,dov’è il rispetto per il pubblico pagante che magari si è fatto anche un bel po’ di km per ascoltare il proprio beniamino e poi ritrovarsi ad ascoltare un disco ?.Ci chiediamo perchè ricorrere al playback? Non sarà che questi artisti,non sono in grado di reggere un live e il confronto con la canzone incisa evidenzierebbe troppo i trucchetti usati in sala di registrazione ?
L’idea di usare il mezzo televisivo per avvicinare la gente alla musica è sicuramente valida,ma se poi al posto del live si propina la fiera del Playback,il risultato sarà sicuramente il contrario.
E voi cosa ne pensate?
La musica in TV e la fiera del Playback
La musica è la lingua dello spirito.La sua corrente vibra tra il cuore di colui che canta e l'anima di colui che ascolta KAHLIL GIBRAN
3 Risposte a “La musica in TV e la fiera del Playback”
I commenti sono chiusi.
Ho guardato tutte e due i programmi!!
Devo confessare che la cosa ..mi ha lasciato alquanto perplessa!
Il mestiere del cantante..dovrebbe essere appunto cantare!
Possa ..passare che magari qualcuno..proprio quella sera sia fortemente penalizzato…ci si potrebbe passare su!
Ma che lo facciano sempre più spesso..dalle nuove leve..ai grandi navigati, la trovo una grossa mancanza di rispetto ..sia per il pubblico ospite..magari pagante pure!! Sia ..per la gente che compra i loro dischi.
Purtroppo ho notato con i mie occhi ad una manifestazione ..tenutasi proprio una settimana fa ..qui a casa mia..che la gente..basta che gli vendi qualcosa..passano su tutto!!:(
Contenti loro!!!!!!!!
Bellissimo articolo, grazie 😉 Penso che dato che non ho seguito quei programmi…allora ho fatto proprio bene ad ascoltare il mio Artista del cuore che non canta mai in playback e che ogni volta che ricanta lo stesso brano fa sempre magnifiche variazioni 😉 Chi è? Valerio Scanu THE VOICE !!!!!
Dei programmi citati nell’articolo ho visto solo un pezzo di Assisi.Penso che chi decide di fare il cantante è perchè voglia far sentire le sue qualità canore,vuole che il pubblico apprezzi la sua voce. Che senso ha il Playback? A muovere solo la bocca sono capaci tutti! La vera bravura di un artista si vede proprio nel cantare live sempre e comunque…… Diciamo che forse non tutti sono all’altezza di poterlo fare