Freddie Mercury:una forza della natura con la velocità di un uragano ci lasciava 26 anni fa


Sono passati 26 anni da quel 24 novembre 1991, giorno della morte di Freddie Mercury, uno dei più grandi cantanti rock della storia della musica mondiale.
Aveva 45 anni e la causa della sua morte l’HIV, annunciata al mondo proprio il giorno prima del suo decesso.
Cantante istrionico, che portava sul palco tutta la sua “trasgressione” da cantante rock ma anche cantante lirico, “Una forza della natura con la velocità di un uragano” così era soprannominato.
Era un uomo pieno di contraddizioni, estroverso e timido, travolgente e sensibile. Prima ancora di cominciare si era costruito un’immagine piena di colori e sicurezza. Era già una rockstar prima ancora di incidere un disco. Era come un pavone: riusciva a tradurre in realtà la sua fantasia” questo racconta di lui Brian May chitarrista dei Queen in un recente libro fotografico dove ha raccontato i lati nascosti della star.
Amava l’arte, Si faceva fare vestiti su misura. Tappezzava la casa di quadri ed oggetti particolari, amava i gatti.
Freddie Mercury insieme alla sua band i Queen sono considerati la rock band più innovativa che sconvolse il mondo musicale negli anni 70 e 80, tanti i capolavori senza tempo entrati nell’olimpo dei brani più belli.
Bohemian Rhapsody”, considerata da pubblico e critica come una delle canzoni più belle di sempre, e ancora We Will Rock You”, “Radio Ga Ga”, “I Want to Break Free”, Another ones bites the dust,  Who wants to live forever o quella che è diventata l’inno di tutti gli eventi sportivi e non solo We are the champion. E’ dei Queen anche uno dei concerti live più coinvolgenti della storia della musica” Live at Wembley“, performance del 1986 che ha infiammato lo stadio di Wembley, a Londra.
Freddie Mercury un artista unico nel suo genere, che manca troppo, ma come dice uno dei suoi brani The show must go on