Lo streaming prende sempre più piede nella discografia, se fino adesso veniva calcolato solo per stilare la classifica dei singoli, a partire dal 7 luglio lo streaming audio verrà calcolato anche per le classifiche degli album.
Questo quanto dichiarato da Enzo Mazza, CEO di FIMI (Federazione dell’industria musicale italiana):”L’integrazione dello streaming nella classifica album, segue quanto già avvenuto per i singoli digitali, in un mercato di ascolti sempre più integrati in cui l’acceso ai contenuti musicali non sembra poter essere limitato ad un solo tipo di supporto, ma richiede la capacità di osservare e riflettere il consumo reale e l’andamento effettivo del mercato. Questo genere di integrazione, sarà ovviamente considerata anche ai fini delle assegnazioni delle certificazioni oro e platino”
Tutti gli stream, free o a pagamento di tutte le piattaforme attive in Italia verranno conteggiati, saranno invece esclusi gli streaming via radio e gli ascolti su piattaforme di video streaming.
Per poter essere considerato valido lo streaming si prevede che l’ascolto abbia una durata superiore ai 30 secondi. I dati degli stream audio rilevati da GfK Retail and Technology Italia verranno così calcolati : negli album, considerati da 10 tracce,1300 ascolti equivarranno ad un acquisto.
Una singola canzone non potrà contare più del 70% ( dopo aver raggiunto 700 ascolti non sarà più conteggiata),inoltre sempre per essere validi , non si potrà superare il tetto di 10 ascolti al giorno per utente per canzone .
Questa la conversion rate stabilita al momento, che verrà rivista su base quadrimestrale, la prossima revisione è prevista entro la fine dell’anno.
Le novità sullo streaming sono state spiegate dalla FIMI, oggi 3 luglio presso la sede milanese, spiegando che il modello adottato in Italia è sostanzialmente lo stesso dei paesi nordici.
La musica è la lingua dello spirito.La sua corrente vibra tra il cuore di colui che canta e l'anima di colui che ascolta KAHLIL GIBRAN