Addio a Paolo Limiti ,autore di La voce del silenzio i funerali oggi 28/06 a Milano


Ci sono di quelle rare e belle persone, capaci entrare in empatia con gli altri, in modo semplice, pulito… Paolo Limiti era uno di questi.
Sì è spento ieri nella sua casa di Milano all’età di 77 anni, dopo un anno di lotta contro il cancro, la notizia della sua morte è stata data dall’amica Mara Venier con un post su instagram.
Il funerale sarà celebrato oggi 28 giugno alle ore 14,45 nella chiesa di Santa Maria Goretti, in via Melchiorre Gioia a Milano dove Paolo Limiti era nato, l’8 maggio del 1940.
Paolo Limiti, intrattenitore garbato, persona colta, grande paroliere e conoscitore di musica, un vero e proprio signore d’altri tempi, in un’epoca così assordante dove la TV urlata la fa da padrona, lui con i suoi programmi aveva saputo portare delicatezza e aveva un modo tutto suo di raccontare aneddoti delle grandi star senza per questo scendere nel pettegolezzo.
Ma prima che presentatore, è stato anche autore televisivo, tra il 1970 e il 1974 di “Rischiatutto“, “Il musicuore“, con Giovanna e Betty Curtis, “Telemenù“, con Wilma De Angelis, “La parola è d’oro” e “Luci di mezzanotte“, con Gianfranco Funari.
Dopo aver realizzato, a metà anni novanta, alcuni speciali televisivi dedicati a personaggi dello spettacolo come Julio Iglesias, Lucio Battisti, Maria Callas, Dalida, Gina Lollobrigida, Claudio Villa e Wanda Osiris, a partire dal 1996 propone “E l’Italia racconta”, diventata ben presto “Ci vediamo in tv, ieri, oggi e domani”.
La trasmissione ottiene un successo notevole: ribattezzata “Ci vediamo in tv”, viene spostata da Raidue a Raiuno nel 1999, cambiando nuovamente nome in “Alle due su Rai1”, “Alle due su Rai1 estate” e “Ci vediamo su Rai1”.
Come paroliere , ha scritto per Ornella Vanoni, Orietta Berti, Mina, I Nomadi ;sua è una delle più belle canzoni della musica italiana “La voce del silenzio”, di cui firmò insieme a Mogol il testo, che accompagnava la melodia che Elio Isola scrisse ispirandosi al tema principale di un preludio in Do minore di Bach. Il brano fu portato al Festival di Sanremo del 1968 da Tony Del Monaco e Dionne Warwick, ed esplose letteralmente quando l’anno successivo fu interpretato da Mina.
Era anche un grande collezionista: riviste fin da bambino, anche rare, libri, fotografie soprattutto di dive della Hollywood anni ’50 cimeli , cassette e dvd, tremila monografie sulle star che un anno fa, poco prima di ammalarsi, aveva donato alla Fondazione Cineteca di Milano. I tremila pezzi della sua donazione potranno essere consultati nei prossimi mesi alla Biblioteca di Morando, in via Tofane, dove la Cineteca li sta catalogando.
Lui ci ha lasciati da qualche ora, eppure ci sentiamo già un po’ più poveri.