Sanremo 2019 anche dopo la terza serata il festival non prende il volo


Quello di quest’anno per il dirottatore artistico Claudio Baglioni doveva essere il Festival dell’armonia , ma giunti alla terza serata possiamo affermare senza ombra di dubbio che è quello dell’ AGONIA , insomma tutto a sua immagine e somiglianza.
Il Festival di Sanremo numero 69, continua a perdere spettatori, arranca anzi naviga in acque stagnanti.
La terza serata ( 07/02/2019) non riesce a far spiccare il volo a questo festival, questione di peso e portanza, e l’emblema della serata possono essere le piume di struzzo del vestito di uno dei “super ospiti” della serata.
Bisio e Raffaele le tentano tutte, lui non ha niente di meglio da usare e si affida alle “pernacchie” , lei rispolvera un suo vecchio numero,il grammofono inceppato, poi insieme con un patetico siparietto trasformano un omaggio a Sergio Endrigo in uno sfottò.
La serata si anima grazie a Venditti , Tozzi , Raf , che con i loro brani sempre ever green fanno ballare e cantare il pubblico .
Il momento più esilarante della serata quello della Vanoni, e improvvisamente anche la Raffaele riesce finalmente a strapparci qualche risata.
Altro momento divertente è quello di Rovazzi , anche lui con le sue “canzoni” fa ballare il pubblico, peccato che a Fausto Leali , non sia stato riservato un trattamento da super ospite e non ci abbia potuto deliziare con qualche sua canzone.
Momento assolutamente fuori luogo quello dell‘Amoroso, presentata in pompa magna, accoglienza tiepida del pubblico, canta il nuovo singolo , poi come d’obbligo in questo Sanremo duetta con Baglioni , ma è talmente conosciuto il suo repertorio che optano per una cover, finisce l’esibizione e arriva il momento più imbarazzante della serata, una semi standing ovation, quella che invece è stata negata a Serena Rossi , anzi a Mia Martini.
L’omaggio a Mimì relegato a notte fonda, Serena Rossi quasi censurata nel monologo dedicato a una delle più grandi artiste della musica italiana , canta con profonda emozione Almeno tu nell’universo e l’Ariston resta fermo lì sulle poltroncine, evidentemente erano stanchi, la grande Mia Martini, oltraggiata nuovamente, proprio da quel teatro che come aveva sottolineato la Rossi doveva chiederle scusa.
Tra una pubblicità, un super ospite e i siparietti , poi c’è anche la gara , ad esibirsi gli altri 12 cantanti, un festival sulla falsariga dell’agonia anche per quando riguarda le canzoni, sono davvero pochi i brani che si salvano , ma di eccelso c’è poco o niente.
Nella conferenza stampa, dopo la terza serata Baglioni ha voluto chiarire la sua posizione rispetto all’ospite più discusso di questo Sanremo con queste parole ” L’ho voluta io,chiamatelo conflitto di intersessi. Io e Morandi abbiamo creduto in lei fin dall’inizio e siamo come due zii”.
Baglioni ha dimenticato però che il Festival di Sanremo non è un suo concerto dove può invitare chi vuole , anzi se crede così tanto in lei perché non l’ha invitata , durante il Tour con Morandi , Capitani Coraggiosi?
Questa sera per il festival sarà la volta dei duetti, si esibiranno tutti e 24 i cantanti , accompagnati da un ospite .

Sanremo 2019 seconda serata , il festival non decolla


Il 69esimo Festival di Sanremo giunto alla seconda serata (06/02/2019) non decolla, anzi subisce una battuta di arresto negli ascolti rispetto alla serata del martedì.
Ritmo blando, il  trio Baglioni – Bisio – Raffaele , continua a non entusiasmare, meno ingessati rispetto al debutto, ma ancora con forti limiti riguardo la conduzione.
La cosa si fa ancora più evidente quando bastano pochi minuti sul palco di Pippo Baudo e poi della Hunziker per notare la differenza.
Ma ciò che non funziona non è solo la conduzione, anche le canzoni in gara non catturano piu di tanto, lo dimostra il fatto stesso che il picco di ascolto della seconda serata del festival si é avuto con il duo comico Pio e Amedeo.
Anche la scelta degli ospiti musicali, rigorosamente italiani, non hanno la caratura giusta per il ruolo ( tranne alcuni), tanto che a vederli non puoi fare a meno di chiederti perché non sono  in gara!.
La protagonista della seconda serata, che si é conclusa sempre oltre alle 01:15 di notte, è stata la pubblicità, mandata quasi ogni 5 minuti, contribuendo a spezzare un ritmo già moscio di suo.
Chiudere la serata a mezzanotte pareva brutto, eppure inutili siparietti se evitati avrebbero contribuito a rendere il tutto più armonioso.
Come già detto, dal punto di vista delle canzoni, 12 quelle riproposte , non catturano ne per ritmo ne per il testo , anzi alcune riportano alla mente brani già sentiti.
Il confronto é ancora più spietato se inevitabilmente gli ospiti propongono brani dei loro Sanremi,( Quello che le donne non dicono, L’essenziale) ed allora che ti accorgi di come ritmo , melodia, testi , abbiano avuto un’involuzione nel tempo.
Se qualcuno poi pensava che Baglioni avesse cantato tutto il suo repertorio nel suo primo Sanremo , si è dovuto ricredere , perché tra un’apparizione e l’altra sul palco ci scappa pure di cantare tipo Questo piccolo grande amore, e poi non possono di certo mancare i duetti con gli ospiti. Ecco momenti questi che avremmo evitato volentieri , a tratti possiamo classificarli addirittura imbarazzanti.
Baglioni – Mannoia e si impapinano su Quello che le donne non dicono , Baglioni- Cocciante e si dimenticano il testo di Margherita , con Mengoni invece troppo vibrato da parte di Baglioni su Emozioni.
Ma le note stonate della serata sono state tante, perché relegare alle 0:45 l’ospitata di Cocciante e ancora peggio all’1 la consegna del premio alle figlie di Pino Daniele , senza un minimo accenno anche solo di una sua canzone ?.
Ieri è stata la serata di Loredana Bertè che a fine della sua performance riceve la standing ovation del teatro Ariston , quello portato in gara quest’anno a Sanremo , non sarà il brano più bello della sua carriera , ma riesce a tirarle fuori tutta la sua grinta.
La terza serata del festival prevede l’ascolto delle altre 12 canzoni in gara:
Simone Cristicchi, Abbi cura di Me
– Zen Circus, l’Amore è una dittatura
– Anna Tatangelo, Le nostre Anime di Notte
– Irama, La Ragazza col cuore di latta
– Ultimo, I Tuoi Particolari
– Motta, Dov’è L’Italia
– Patty Pravo con Briga, Un po’ come la vita
– Francesco Renga, Aspetto che torni
– Boomdabash, Per un milione
– Enrico Nigiotti, Nonno Hollywood
– Nino D’angelo e Livio Cori, Un’altra luce
– Mahmood, Soldi
Gli ospiti Tozzi, Raf, Rovazzi, Amoroso, Vanoni.

Festival di Sanremo la prima serata all’insegna della noia e delle gaffe


Appuntamento fisso ormai da 69 anni quello con il Festival di Sanremo, ma la prima serata è stata all’insegna della noia e delle gaffe.
Il dirottatore artistico, come si è voluto soprannominare, Claudio Baglioni è riuscito nel suo compito , quello appunto di dirottare il pubblico verso altri lidi, la prova infatti sono gli ascolti, decisamente in calo rispetto alla scorsa edizione.
Serata lunga, dove a farla da padrona è stata la noia, 24 canzoni in gara , il cui ritmo è stato più volte spezzato da gag senza senso e piuttosto imbarazzanti, non basta avere una Virginia Raffaele e un Claudio Bisio, senza una scrittura autorale accurata, per raggiungere un buon risultato.
Lo stesso Favino, che lo scorso anno aveva brillato su quel palco, in questa ospitata è risultato alquanto privo di brio.
La musica quella che ha davvero fatto emozionare non è stata quella dei cantanti in gara , ma quella degli ospiti, Bocelli prima, sia da solo che in compagnia del figlio Matteo , e di Giorgia, anche se ha leggermente voluto strafare con qualche sviso di troppo sul brano della Houston.
Ma oltre alla noia a monipolizzare la serata anche qualche gaffe di troppo , come il saluto di Bisio con la mano a Bocelli o quello della Raffaele al clan dei Casamonica.
Problemi tecnici sul palco tanti, come l’orchestra che fa aspettare quasi 2 minuti Patty Pravo e Briga prima di iniziare a suonare, il resto poi ci hanno pensato i cantanti, davvero per la gran parte di loro bisognava rivolgersi a Chi l’ha visto per l’intonazione.
Il Festival della canzone italiana , che viene trasmesso in Eurovisione, dovrebbe essere , anzi è, il biglietto da visita della nostra musica, e se queste sono le premesse , poi non dobbiamo lamentarci se ormai da anni non riusciamo più a portarla oltre i confini nazionali.
È stato davvero   un’impresa arrivare alla fine della serata, in una sola parola potremmo definire il Festival : PESANTE, su 24 brani, ne salviamo al massimo tre o quattro, certo ci riserviamo di esprimere un giudizio più accurato dopo ulteriori ascolti , ma ad oggi non ci siamo trovati a canticchiarne neppure una.
Questo tweet riassume in pieno e in modo conciso la prima serata del Festival di Sanremo 2019

Questa sera seconda serata del Festival, si esibiranno solo 12 dei cantanti in gara: Achille Lauro, Arisa, Loredana Bertè, Federica Carta e Shade, Ex-Otogo, Einar, Ghemon, Il Volo, Nek, Negrita, Daniele Silvestri e Paola Turci. Ospiti della serata Mengoni , Mannoia , Riccardo Cocciante e Laura Chiatti.

Quando Sanremo era ancora Sanremo


Il carrozzone Sanremo partirà tra poche ore, mai come per questa 69esima edizione ha stancato ancor prima di iniziare.
Si sa, ormai come è consuetudine da qualche anno, a trainare la kermesse sono sempre più le polemiche che la musica.
Musica ,che mai come in questa edizione è maltrattata e calpestata.
Tante le notizie venute fuori in questi giorni, e ” il conflitto di interessi” con la sua ombra nera , gravita pesantemente sulla manifestazione più importante della musica italiana.
A dire il vero più che Festival di Sanremo si potrebbe chiamare Salzano Bis , perché come avevamo avuto modo di sottolineare già lo scorso anno, il tutto girava intorno a lui e alla sua F&P, a partire dagli ospiti , dai cantanti in gara e dalle stesse canzoni, insomma, il polverone che si è alzato quest’anno, ha il medesimo copione della scorsa edizione.
Il Festival di anni sulle spalle ne ha ben 69, ed è cambiato con il cambiare dei tempi, l’unica cosa restata uguale è il grande fascino che aveva sul pubblico, già ” aveva”, perché sono davvero tanti i malumori letti in giro in questi giorni a fronte delle polemiche che gravitano intorno all’ evento.
In diretta dal Casinò di Sanremo, va ora in onda … , poi divenuto negli anni In diretta dal Teatro Ariston , ma poco importa la location , il festival era un evento davvero di portata nazionale, non serviva l’audience o lo share, non erano gli ospiti la cosa più importante , ma le canzoni che la gente si ritrovava a canticchiare o fischiettare il giorno dopo.
Il Festival di Sanremo era un modo per riunire il vicinato, gli amici, i parenti, davanti a quell’unico televisore che solo chi versava in condizioni economiche migliori poteva permettersi e allora si guardava la finale in compagnia e alle 11 di sera si conosceva già la canzone vincitrice.
Il Festival della Canzone Italiana era un orgoglio nazionale.
Ora invece siamo stufi ancor prima che inizi, la musica è ormai solo un contorno, c’è altro che fa da portata principale.
Questa sera la prima delle 5 serate, 24 cantanti in gara che si esibiranno tutti con un primo ascolto del loro brano .
Un in bocca al lupo a tutti, anche se chiunque vincerà , sarà ricordato come il vincitore del festival di Salzano non della canzone italiana.