Sanremo 2020 vince Diodato , promossi e bocciati della 70esima edizione


Si è concluso con la vittoria di Diodato, il 70esimo Festival di Sanremo.
Cinque serate da record, Amadeus è riuscito con la sua semplicità a realizzare un festival pieno di entusiasmo, tremendamente lungo , ma mai noioso, pieno di colpi di scena, dell’abbandono del palco di Bugo con conseguente squalifica, a qualche incidente hot con l’uscita di seno di Elettra Lamborghini, look improbabili vedi Achille  Lauro , fino allo spoiler sul vincitore da parte di SkyTG24  avvenuto circa 45 minuti prima che avvenisse la proclamazione sul palco.
Per quanto riguarda la musica, è riuscito a portare sul palco veterani e artisti amati dai giovanissimi, in gara e non. La vittoria di Diodato, arriva dopo la votazione congiunta della sala stampa, giuria demoscopica e televoto , quest’ultimo poi premia Gabbani , al secondo posto i Pinguini Tattici Nucleari e solo terzo Il vincitore, quindi così come era successo lo scorso anno é la sala stampa che ribalta il risultato finale .
I Promossi di questa edizione Amadeus e Fiorello ,le donne tutte che si sono susseguite sul palco nelle cinque serate.
Promossi con riserva i cantanti in gara, salvo alcune eccezioni, è stato davvero difficile seguire il festival e capire i testi, scandire bene le parole per molti è diventato un optional e anche azzeccare le note , bocciati poi tutti gli ospiti che hanno usato il playback .
Bocciata la presenza di troppi ospiti , la loro presenza ogni sera  ha messo in secondo piano la gara e allugato la serata all’inverosimile.
Bisognerebbe prendere spunto dall’Eurovision Song Contest , dove la prima cosa é la gara ,organizzazione poi super, visto che nonostante il numero dei paesi partecipanti e cambi di scenografia per ogni esibizione , si riesce a fare tutto in tempi record.
Bocciata la sala stampa, non possono condizionare ogni anno la classifica finale ;  ci ha fatto divertire da pazzi con le sue apparizioni in costume , ma anche Achille Lauro finisce nei bocciati , era il Festival della canzone Italiana non il carnevale di Viareggio.
Bocciato anche Tiziano Ferro , ma solo per come ha cantato le cover , per il resto promosso.
E ancora una volta protagonista assoluto il Maestro Vessicchio.
Questa la classifica finale delle cinque serate.
Morgan e Bugo SQUALIFICATI

23 Riki
22 Junior Cally
21 Elettra Lamborghini
20 Giordana Angi
19 Enrico Nigiotti
18 Michele Zarrillo
17 Rita Pavone
16 Paolo Jannacci
15 Marco Masini
14 Alberto Urso
13 Anastasio
12 Levante
11 Raphael Gualazzi
10 Rancore
9 Irene Grandi
8 Achille Lauro
7 Elodie
6 Tosca
5 Piero Pelù
4 Le Vibrazioni
3 Pinguini tattici nucleari
2 Gabbani
Vincitore del Festival di Sanremo 2020
1 Diodato con il brano Fai Rumore.
Diodato vince anche il Premio della Critica e il Premio Sala Stampa. Miglior testo a Rancore, miglior composizione musicale a Tosca. Il Premio Tim Music va a Francesco Gabbani.

Tale e Quale Show 7 nella prima puntata la mediocrità l’ha fatta da padrona


Ieri 22 settembre dagli studi Dear di Roma ha ripreso il via Tale e Quale show , giunto ormai alla settima edizione.
Carlo Conti ancora una volta ha portato in TV lo show delle imitazioni che come ha tenuto lui stesso a sottolineare quest’anno è dedicato a Gigi Sabani nella ricorrenza dei dieci anni dalla sua scomparsa.
Questa nuova edizione dà l’impressione di qualcosa di già visto e rivisto, sembra quasi che manchi di fantasia e originalità , il cast scelto già non ci aveva convinto sulla carta, la conferma ci è arrivata dopo aver assistito alle performance della prima puntata, neppure il ritorno in giuria di Cristian De Sica ha portato brio ad un programma che forse comincia a risentire del peso degli anni che passano o forse molto più semplicemente per questa edizione ha scelto performer non all’altezza.
La protagonista principale della puntata è stata la mediocrità, sia per quanto riguarda il reparto trucco e parrucco sia le imitazioni in sé.
Ad aprire le imitazioni Donatella Rettore nei panni di Caterina Caselli, si è sfiorata quasi la caricatura , forse vagamente c’era una somiglianza fisica ma la voce e i movimenti un po’ goffi non erano quelli della Caselli.
Direttamente dall’isola delle tentazioni come ha tenuto a sottolineare Carlo Conti , arriva Filippo Bisciglia che si è dovuto calare nei panni di Francesco Gabbani con il brano vincitore del Festival di Sanremo 2017, ancora una volta trucco non azzeccato somiglianza più a Rovazzi, Filippo ci prova il risultato non è granché, ma nella mediocrità generale diciamo che l’imitazione fa parte delle migliori della serata.
Ma la scuderia della concorrenza non ha portato a Tale e Quale solo Bisciglia , infatti arriva il turno di Marco Carta che si deve cimentare nell’imitazione di Fausto Leali.
Un trucco tra Stefano D’orazio dei Pooh e Toto Cutugno, il brano Mi Manchi , il timbro sabbiato l’ha un po’ agevolato ingannando così l’ascoltatore , ma della voce di Leali aveva poco e niente , oltre ad un inizio terrificante , non sono mancate le stonature. Prima di esprimerci abbiamo ascoltato il brano in cuffia e siamo giunti alla conclusione che era semplicemente Marco Carta che ha cantato con la sua voce senza la sua caratteristica pronuncia sarda.
Conti quasi reverenziale nei suoi confronti e dopo un’imitazione decisamente sottotono , invoca per lui una standing ovation, ma non dovrebbe essere spontanea ?
E’ la volta di un altro concorrente targato Mediaset , Alessia Macari che si cala nei panni di Beyoncé canta e balla Crazy in love. Altra performance degna di nota anche se faceva decisamente meglio lo scorso anno durante il Grande Fratello Vip, dove più volte interpretava brani di questa Artista, movenze ok, trucco un po’ meno , aiutata tanto dalla pronuncia perfetta dell’inglese.
Un ritorno sul palco di Tale E Quale , ma questa volta in un ruolo diverso, da giurato a concorrente Claudio Lippi ha cercato alla meno peggio di entrare nei panni di Domenico Modugno, ecco in questo caso ci troviamo completamente d’accordo con i 5 punti dati da qualcuno dei giurati.
Angelucci dopo aver vinto Amici l’anno prima di Marco Carta si gioca la carta imitazioni, a lui è toccato uno dei tormentoni di questa estate Luis Fonsi con Despacito.  Somiglianza così così, bravo nel ballo la voce non proprio uguale , ma nel piattume generale anche lui uno dei migliori.
Al tenore Mazzocchetti è toccato il gravoso compito di imitare Al Bano, questo è il classico caso che oltre ad avercela la voce bisogna anche saperla usare , quello che ne è venuto fuori non è stato un bel risultato , la voce impostata da tenore ha prevalso troppo, e se per tutta la sera sui canali social si era chiamato a gran voce la presenza di uno dei migliori protagonisti che il programma abbia mai avuto, subito dopo l’esibizione di Mazzocchetti la richiesta si è accentuata ancora di più con un coro unanime nell’invocare l’Al Bano interpretato due anni fa da Valerio Scanu.


Dopo Ballando con Le stelle , Platinette ha deciso di mettersi di nuovo in gioco, nei panni di Sylvester si esibisce in Yuo make me feel , canta e balla, niente di eccezionale se non il fiatone a fine esibizione, ma un imprevisto nel recarsi sul palco , la caduta dalle scale è stato l’unico momento più divertente di una serata alquanto piatta.
Al limite dell’orrido il trucco di Benedetta Mazza che non somiglia per niente a Irene Grandi, forse il trucco più riuscito della serata è stato quello di Edy Angelillo che si è calata nei panni di Antonella Ruggeri, almeno visivamente c’era poi si sa che non è facile raggiungere la voce della Ruggero, ma almeno va premiato il coraggio.
Un’altra performance che avrebbe meritato di più in quanto a voti dalla giuria è stata quella di Valeria Altobelli, somigliante nel trucco a Marina Rei e anche la voce non è stata troppo distante dall’originale.
A vincere la prima puntata di questa settima edizione di Tale E Quale è stata Annalisa Minetti , che si è esibita nei panni di Celine Dion, il trucco completamente sbagliato, anche la voce non c’era ,diciamo che l’estensione vocale ha fatto la differenza ed è stata premiata.
Il programma ha conquistato 4572000 telespettatori per uno share del 22%, vince la serata , ma diciamo che è mancato l’Enrico Papi della situazione per la parte più goliardica e artisti del calibro di Gio’ di Tonno, Attilio Fontana , Valerio Scanu  che negli anni scorsi hanno dato un valore aggiunto alla trasmissione.
Cirilli (nei panni dell’Ape Maya)da incubo, fortuna che all’ora che si è esibito i bambini erano a letto altrimenti avrebbero subito un trauma.
Rimandata anche la giuria ( De Sica , Montesano, Goggi)con l’età che avanza bisognerebbe fare una visita otorinalaringoiatrica si sa che ad una certa si può andare incontro ad un deficit.
Decisamente no questo primo appuntamento, da salvare solo Bisciglia, Angelucci, Altobelli, Angelillo e Minetti , Macari e naturalmente la scimmia che ha ballato con Gabbani , quella è stata l’unica cosa Tale e Quale.
Le interpretazioni della prossima settimana: Rettore-Patty Pravo, Bisciglia-Tiziano Ferro, Carta-Riccardo Cocciante, Macari-Anna Tatangelo, Lippi-Elvis Presley, Minetti-Anastacia, Angelucci-Mina, Angelillo-Nada, Mazzocchetti-Marco Mengoni, Platinette-Louis Armstrong, Mazza-Britney Spears, Altobelli-Whitney Houston.

Sanremo 2017 l’onda anomala delle elimininazioni: fuori Ron, Al Bano, Ferreri, D’alessio


Eccoci qui giunti ormai stremati alla quarta serata della 67^ edizione del Festival di Sanremo, e dopo l’ulteriore ascolto dei brani la prima cosa da dire è che la monotonia in questo festival ha la meglio su tutto.
Nessuna canzone , fatta eccezione per quella di Gabbani si riesce a ricordare, più di qualcuno ha voluto puntare su testi impegnati, ma nel complesso poi tra musica e parole non c’è il giusto equilibrio che permetta a quei brani di essere ricordati.
Il Festival di Sanremo 2017 sembra aver perso quel brio che lo ha reso sempre affascinante e coinvolgente, e una buona dose di colpa si deve all’accoppiata dei presentatori e alle canzoni scelte in questa edizione con in alcuni casi cantanti improbabili.
Sforzo immane fatto in questa quarta puntata per restare svegli fino alla fine, si inizia con le nuove proposte, anche questa sera liquidate in solo 20 minuti e lasciando il verdetto in sospeso per metà serata anche se le votazioni si erano già concluse, vince per i giovani Lele con il brano Ora mai.
Quest’anno il festival ha una costante che si è ripetuta in tutte e due le categorie in gara, sia nei big che nei giovani, sono stati messi insieme cantanti che in alcuni casi risultano davvero fuori posto. Partiamo dai giovani e proprio dal vincitore Lele, possiamo dire che la sua vittoria era più che scontata perchè già conosciuto e quindi con un pubblico che lo segue, con due talent alle spalle The voice prima e Amici poi e cosa da non sottovalutare fidanzato con un altro cantante in gara nella categoria big , sicuramente su di lui saranno stati convogliati anche i voti del suo pubblico, questo sicuramente ha visto partire in svantaggio tutti gli altri giovani. Ma gli strani casi di questo 67° festival vogliono anche che tra i big siano stati inseriti cantanti i cui meriti per essere in quella categoria sono alquanto discutibili.
La gara si snoda tra i 20 che avevano passato il turno, questa volta a giudicare c’era la somma dei voti della demoscopica, il televoto e la giuria degli esperti, a fine serata non si sà chi abbia fatto più danni di queste tre categorie, fatto sta che si è avuta un’onda anomala e i 4 artisti eliminati definitivamente sono stati Giusy Ferreri, Al Bano, Ron e Gigi D’alessio. E’ davvero impressionante leggere questi nomi, soprattutto perchè le loro canzoni in special modo quella di Ron e di D’Alessio non erano di certo tra quelle che non meritavano di passare, discorso a parte per Al Bano che può piacere o meno ma a Sanremo negli ultimi anni ha sempre portato questo tipo di canzoni, e soprattutto non si può mettere a paragone la sua performance con quella di tanti altri che invece sono ancora in gara.
Qualcuno parla di un periodo di transizione o ancora meglio di rottamazione del vecchio con il nuovo, ma nella musica come in tutti gli altri ambiti professionali è giusto che ci sia un ricambio generazionale , ma perchè  il ricambio sia giusto chi li rimpiazza deve avere pari professionalità e sinceramente guardando ed ascoltando alcuni dei cantanti che questa sera si contenderanno la vittoria si rimane alquanto perplessi.
L’impressione generale avuta fino adesso analizzando queste quattro serate del festival è che la musica si trovi in un profondo stato comatoso e verta per tanto in prognosi riservata e che il più delle volte tutto quello che di buono ci offre venga surclassato da una montagna di pregiudizi che purtroppo negli ultimi anni sta avendo sempre la meglio su tutto il resto.                                                                                                                                Tirando le somme Sanremo viaggia ad anni alterni ma con una costante che è appunto il pregiudizio di cui sopra, quest’anno dall’andazzo che ha preso è pro talent, e penalizza la vecchia guardia, cosa non avvenuta lo scorso anno , insomma ultimamente si stanno facendo dei grossi scivoloni a cui si cerca di porre rimedio la volta successiva, se tutto si giudicasse senza alcune tare mentali il tutto sarebbe più corretto.
Passano quindi il turno 16 canzoni, e la nostra impressione è rimasta la stessa anche dopo questo ulteriore ascolto, le uniche degne di nota di questo festival sono i brani di Moro, Mannoia, Ermal Meta, Paola Turci, Zarrillo , Masini e per la sua ventata di allegria Gabbani, tutto il resto come direbbe Califano è noia, noia , noia.
La quinta e ultima serata si aprirà con Zucchero in un duetto virtuale con Pavarotti, questi gli altri ospiti Alvaro Soler
Ladri di Carrozzelle
Cast C’era una volta Studio Uno
Carlo Cracco
Maurizio Crozza (sempre intorno alle 22) e Rocco Tanica
Emanuele Fasano
Enrico Montesano
Geppi Cucciari
Rita Pavone
Paolo Vallesi e Amara
Tina Kunakey
Soldati italiani impegnati nelle missioni di pace