Quando Sanremo non aveva paura di osare


Era il 1988 e tra le tante belle canzoni portate al Festival di Sanremo c’era L’amore rubato, brano di Luca Barbarossa.
Una canzone che parla di uno stupro nei confronti di una ragazza, da allora sono passati 30 anni.
Gli anni passano ma stiamo andando incontro ad una involuzione, Baudo all’epoca ebbe il coraggio di portare sul palco dell’Ariston un brano che è attuale ancora oggi, anzi oggi lo è più di ieri, quello che sta facendo scalpore in questi giorni è l’esclusione del brano Caramelle scritto da Pierdavide Carone e presentato al Festival insieme ai Dear Jack, canzone anche questa che parla di violenza, in questo caso di pedofilia, ma che la commissione artistica di Sanremo capitanata dal direttore artistico di Sanremo 2019 Claudio Baglioni, non ha ritenuto all’altezza di gareggiare con le altre 24 canzoni in gara.
Quello che andrà a svolgersi a febbraio sarà il 69esimo festival della canzone italiana, ma possiamo ben dire che eravamo molto più avanti 30 anni fa, quando anche il Festival di Sanremo non aveva paura di osare, anzi all’epoca erano le canzoni e i loro interpreti a catalizzare l’attenzione del pubblico, ora in pratica sembra quasi che le canzoni sono solo il contorno di quello che ormai è diventato uno spettacolo televisivo in cerca di share.
A voi i due brani
L’amore rubato ( Luca Barbarossa )
https://youtu.be/zP7uKnWhCE0
Caramelle ( Pierdavide Carone)